RIFLESSIONI SULLA PANDEMIA DI CORONAVRUS, MAURIZIO ALBERTINI, APRILE 2020

RIFLESSIONI SULLA PANDEMIA DI CORONA-VIRUS

di Maurizio Albertini

Aprile 2020

Su una parete esterna della chiesa di San Vigilio a Pinzolo c’è un affresco di una Danza Macabra eseguito da Simone Baschenis nel 1539 in cui la Morte, che è seduta in trono e incoronata, suona la cornamusa accompagnata da due scheletri con la tromba. La Morte si esprime così:

IO SONTE LA MORTE CHE PORTO CORONA

SONTE SIGNORA DE OGNIA PERSONA

ET COSI SON FIERA FORTE ET DURA

CHE TRAPASSO LE PORTE ET ULTRA LE MURA

ET SON QUELA CHE FA TREMAR EL MONDO

RIVOLGENDO MIA FALZE ATONDO ATONDO

O VERO L’ARCHO COL MIO STRALE

SAPIENZA BELEZA FORTEZA NIENTE VALE

NON E SIGNOR MADONA NE VASSALLO

BISOGNIA CHE LO ENTRI IN QUESTO BALLO……(ecc.)“

L’attuale danza macabra ha avuto inizio alla fine del 2019 in Cina e ha iniziato la sua ronda in Italia nel febbraio del 2020. Si dice che sia stata trasmessa all’uomo da un pipistrello.

2

LA CORONA

Il portatore di CORONA è l’uomo REALE, VERO, AUTENTICO, L’UNICO IN CONTATTO CON LA REALTA’ SUPERIORE (RES/REX) DI CUI E’ IL TRAMITE.

E’ lui il MEDIATORE con il PRINCIPIO (PRINCEPS/PRINCIPE), con L’ORIGINE DELLE COSE, con la vita nelle sue profondità oscure e misteriose, che trasmette al mondo terrestre e ai sudditi (coloro che stanno sotto, mentre lui è sopra e domina ogni persona, anche i potenti del mondo se non sono dei veri re).

La consapevolezza che in lui abitano realtà superiori e inferiori (spirito e istinto), cioè energie e forze trascendenti l’io ordinario, energie superiori a quelle dei comuni mortali, gli forniscono quella FORZA, quella energia, quella ricchezza, quella LUCE, che simbolicamente vengono rappresentate come SOLE, come RAGGI SOLARI INTORNO ALLA TESTA, come CORONA appunto.

Il RE simbolicamente è quindi l’uomo molto forte, il più forte degli uomini, il padre e la madre di tutti, e la sua forza (fisica e spirituale) è rappresentata dal sole, di cui la corona d’oro è l’immagine: il Re è l’uomo illuminato (il più consapevole, il più cosciente degli uomini), colui che conosce le energie che si nascondono nelle profondità dell’essere, simbolicamente rappresentate dal mondo dei morti e del sogno, l’aldilà della coscienza.

Ogni uomo collegato con l’anima e con l’inconscio può entrare in contatto con la sua vera energia vitale profonda, e la sua forza lo rende REALE, autentico, spontaneo, non artificiale, non nevrotico, non scisso da se stesso e dai propri impulsi sia corporei (legato alla sua natura, cioè al suo corpo sano), che psichici (sogno, intuizione), che spirituali (sapienza, illuminazione, creatività artistica): diventa un RE, viene INCORONATO, HA CIOE’ MOLTA PIU’ ENERGIA DEGLI UOMINI COMUNI. Queste sono cose che si percepiscono: si capisce quando un uomo o una donna sono energetici, nobili, autentici, REALI e REGALI, come un leone, una tigre o un gatto (i felini, i re degli animali)…

IL VIRUS

IL RE (LA CORONA, IL SOLE, L’ENERGIA VITALE PROFONDA NELLA NATURA E NELL’UOMO), SI MANIFESTA ATTRAVERSO LA SUA FORZA, che è potere di vita e di morte: il re è taumaturgo e guarisce attraverso l’imposizione delle mani oppure dona feudi, cibo e ricchezza, ma il re condanna anche a morte chi vuole (lo stesso discorso si dovrebbe fare per la natura in quanto regina del mondo).

FORZA è VIS in latino, da cui deriva etimologicamente la parola VIRUS che significa: FORZA, AZIONE, AGGRESSIONE, ASSALTO, OPERARE ALACREMENTE (in maniera virulenta), VELENO. In sanscrito: VISAS è IL VELENO, in greco FISOS è VELENO e SAETTA (la freccia, il fulmine che uccide improvvisamente), in vedico il veleno, la forza mortale, è VIV-ESTI.

La forza di cui quindi ora parliamo è quella della NATURA, di cui il pipistrello e il virus sono una delle tante manifestazioni, come l’umanità del resto, come l’ecosistema. IL VIRUS è espressione del suo ordine cosmico che trascende l’umano e lo include.

L’ARRIVO DEL RE, DELLA CORONA, DELLA FORZA

Pipistrello deriva etimologicamente da vipistrello-vespistrello che deriva a sua volta dal latino vespertilio, perché vola di sera, al vespro.

Il pipistrello è da sempre il messaggero delle tenebre, considerato nefasto in occidente (diavoli, nella Divina Commedia di Dante Satana ha ali da pipistrello) ma portafortuna in Cina, perché là è omofono di FU che significa buona fortuna, felicità, ricchezza.

In Cina è anche un simbolo di longevità sia perché vive nelle caverne che sono il luogo di passaggio verso il REGNO DEGLI IMMORTALI ma anche perché la sua carne era usata per la preparazione di droghe afrodisiache, usanza che gli antichi romani condividevano con i cinesi, come narra Plinio.

Teniamo conto dell’orrore che ci fa oggi l’idea di mangiare la carne di pipistrello, angelo o démone delle tenebre infernali, mentre era un’usanza per i romani antichi: è questa la distanza psicologica che ci divide dal paganesimo e dall’Oriente, ancora in grado di non demonizzare o rifiutare ma invece di integrare (mangiare, interiorizzare) il lato oscuro (YIN/femminile) delle cose, della Natura, della psiche, di unire cioè il sole alla luna, la coscienza all’inconscio, qualità maschili a quelle femminili, rigore e misericordia…

Quindi il pipistrello è simbolo del collegamento fra le profondità della natura e la superficie, fra la vita quotidiana e il mondo infero, fra il selvatico e il domestico. Noi diciamo oggi fra la coscienza e l’inconscio, ma anche fra natura e civiltà.

E’ il messaggero del mondo oscuro che arriva alle soglie della coscienza e le supera. Esattamente come fa un sogno, un’emozione, un affetto, un istinto corporeo, un sentimento che travolge il controllo razionale o le barriere difensive dell’io (…TRAPASSO LE PORTE E ULTRA LE MURA…) e lo modifica (incubo o grande sogno, possessione, innamoramento, pensiero ossessivo, attacco di panico, emozione incontrollabile, attacco di rabbia, di fame, un desiderio sessuale, un lapsus, un atto mancato, un’amnesia ecc…).

Ma a volte il cambiamento è vissuto come una morte se le strutture dell’io sono troppo rigide e non accolgono l’oscuro, l’anima, il sogno ma li demonizzano perché ne hanno paura o perché ne ignorano l’esistenza.

Queste strutture sono quindi non ricettive, non femminili, troppo maschili, troppo chiuse al mondo lunare dell’inconscio (questo potrebbe spiegare secondo me perché le donne e gli orientali sono meno colpiti dall’oscuro che infetta…).

Questo contatto con le forze oscure proibite è percepito dall’io troppo puro, troppo ossessivo e troppo razionale (troppo maschile) come infezione, contaminazione, sporcizia, impurità. E’ la scissione nevrotica ossessiva o peggio, psicotica e paranoide, fra l’io e le sue basi istintuali ma anche fra l’io e le sue componenti spirituali della personalità. La sessualità può essere veicolo di contaminazione psicologica (o venerea, intesa come vera e propria malattia dermatologica), ma anche la spiritualità, l’irruzione del sacro, può provocare nella coscienza lo stesso terrore di morte.

Detto in altre parole: da un punto di vista simbolico l’infezione è l’irruzione massiccia dell’inconscio (natura, femminile, spirito del profondo, corpo) che emerge all’improvviso in maniera distruttiva travolgendone le difese nel campo di una coscienza che lo ha rimosso per troppo tempo (per eccessiva razionalità, eccessivo distacco dalla natura, orgoglio narcisistico luciferino dell’uomo che crede di poter dominare e distruggere la Terra e l’ecosistema e non tiene conto dei limiti dello sviluppo ecc.): “Quanto più un fatto interiore non viene reso cosciente, si produce fuori, come destino. Ossia quando il singolo rimane indiviso e non diventa cosciente del suo antagonismo interiore il mondo deve per forza rappresentare quel conflitto…” (C.G. Jung, in Aion)

L’antagonismo quindi può essere in questo caso quello nei confronti della Natura e della dipendenza da lei della nostra esistenza.

Quindi Il Regno della Natura (e quello del corpo e della psiche: il manifesto e l’invisibile), non più presi in considerazione dalla modernità emergono nella maniera più spietata, come contagio e paralisi dell’attività dell’io in tutto il mondo, paralisi economica, sociale, o peggio del respiro e soffio vitale fino alla morte, che spinge con virulenza a confrontarsi con quel regno dimenticato.

E cosa c’è di invisibile come un virus? Lo spirito, il sogno, l’immagine, l’anima, il respiro, l’aria, l’armonia invisibile dei collegamenti all’interno del mondo e dei regni della Natura che crea la vita e che senza che noi lo chiediamo crea noi e ci sostiene (o ci distrugge).

LA DISTRUZIONE DEGLI ALBERI (BRONCHIALI)

La forza della natura, il virus del pipistrello, distrugge i polmoni e toglie il respiro. E’ un problema spirituale, è un problema culturale prima che clinico o medico. Intendo qui spirito nel senso più antico di aria, pneuma per i greci, oppure anemos cioè vento (da cui deriva la parola anima, che viene esalata quando si muore).

Senza respiro non manca solo l’ossigeno atmosferico negli alveoli polmonari infettati dal corona-virus, manca soprattutto una cultura che recuperi lo spirito della natura, che non rigetti il lato positivo del paganesimo antico, che non dimentichi San Francesco d’Assisi con il Cantico delle Creature e non ignori per esempio il Taoismo cinese come regola di sintonia dell’uomo con la natura e i ritmi cosmici o la medicina psicosomatica e la psicologia analitica come vie di conoscenza della natura in noi (cioè l’anima, il corpo e le loro connessioni emotive e fisiologiche).

L’aria, il vento sono metafore, simboli, di qualcosa che agisce nel mondo interiore e esterno ma è invisibile e potente come loro, lo spirito che soffia dove vuole.

Colpire i polmoni è colpire il luogo fisico e simbolico della riunione del corpo e dello spirito, del ferro nel sangue e dell’ossigeno: il luogo dove si scambiano, dove entra il puro e esce l’impuro (anidride carbonica).

Ma se noi distruggiamo la Natura, gli alberi e le foreste (Amazzonia, Australia ecc.). Se le consumiamo e immettiamo troppa anidride carbonica nell’atmosfera bruciando i combustili fossili (cioè foreste antichissime) noi respiriamo sempre peggio e lo smog distrugge poco a poco i nostri polmoni, li rende deboli, fragili come una pelle ulcerata e abrasa pronta a infettarsi.

L’apparato respiratorio e polmonare si chiama albero bronchiale non a caso. Ha la forma di un albero e le funzioni di un albero: lo scambio gassoso.

Il virus che ci attacca e buca i polmoni è come l’acqua che penetra in uno scafo rugginoso e affonda la nave.

Detto in altre parole: se il terreno (i polmoni) è ferito dallo smog grazie a una cultura del lavoro e dell’industrializzazione massiccia e unilaterale, se c’è scarsa attenzione alla dieta (cibi surgelati, cibi conservati, poveri di vitamine, ricchi di zuccheri) o all’igiene dei luoghi e delle acque (la Pianura Padana è la zona più inquinata d’Europa, con l’atmosfera carica di polveri sottili) non possiamo stupirci di un calo delle difese immunitarie o dell’aumento dei disturbi allergici, sintomo di un disordine immunitario.

Il virus è l’acqua che penetra nello scafo. Se lo scafo, il corpo, il polmone, è vecchio (anziani, persone stressate), se è debole e rugginoso (polmoni feriti dallo smog e da uno stile di vita malsano tipico delle grandi città del mondo), se è meno forte da un punto di vista immunitario (per cibi, aria, acqua inquinati e poco genuini, diabete, obesità, depressione che diminuisce le difese psichiche e fisiche) viene facilitato l’affondamento della nave quando arriva una tempesta (la famosa tempesta di citochine tipica del covid19), cioè quando arriva un virus più aggressivo del solito (virus cioè FORZA, cioè NATURA).

IL VIRUS E’ IL RITORNO DEL RIMOSSO, DI CIO’ CHE NON ABBIAMO VOLUTO VEDERE DA QUALCHE SECOLO A QUESTA PARTE, (CIOE’ DALL’EPOCA DELL’ILLUMINISMO), PERCHE’ ABBIAMO RIFIUTATO L’UNIONE ARMONICA FRA L’UOMO E IL COSMO, I LIMITI DEL NOSTRO SVILUPPO, I NOSTRI SOGNI, LA NOSTRA ANIMA, IL NOSTRO CORPO, LA NOSTRA MORTALITA’ E IL NOSTRO ALDILA’, IL REGNO DELL’INCONSCIO, IL MISTERO DELLA VITA SU CUI POGGIAMO E CHE CI ILLUDIAMO DI CONOSCERE E DOMINARE SCIENTIFICAMENTE.

OGNI GUARIGIONE PASSA PRIMA ATTRAVERSO UNA MALATTIA, LA PANDEMIA CI DOVREBBE QUINDI INSEGNARE LA GUARIGIONE, SIA MORALE, CHE PSICOLOGICA, CHE SPIRITUALE E ANCHE L’UMILTA’.

RICORDARSELO E APPLICARE QUESTA CONSAPEVOLEZZA E’ LA MEDICINA. QUESTO E’ IL REGALO CHE CI STANNO FACENDO I MOLTI CHE SI SACRIFICANO ADESSO NEL MONDO.

IL CORONA-VIRUS RAPPRESENTA IN NOI E FUORI DI NOI LO SPIGOLO CONTRO CUI CI SCONTRIAMO PER RISVEGLIARCI A NUOVA CONSAPEVOLEZZA, A UNA REALTA’ CHE ABBIAMO VOLUTO IGNORARE. SI VEDRA’ SE SAREMO IN GRADO DI ACCOGLIERLE E ACCETTARLE. NON E’ COSA SCONTATA.

LA RISPOSTA ALL’EPIDEMIA E’ STATA PIU’ INADEGUATA NELLE REGIONI MAGGIORMENTE COLPITE CHE SONO, GUARDA CASO, QUELLE IN CUI VIGE UN’OTTICA DI EFFICIENTISMO “INGEGNERISTICO” CHE PENSA DI AVERE PROGRAMMATO TUTTO E INVECE DIMOSTRA NEI FATTI QUANTO ABBIA DIMENTICATO IL VERIFICARSI DI UN EVENTO COME QUESTO AVENDOLO ESPULSO DAL PROPRIO ORIZZONTE.

ORIZZONTE TROPPO APPIATTITO SU VALORI ESTERIORI, INDIVIDUALISTICI, ECONOMICI E IN ANTAGONISMO ALLE LEGGI DELLA NATURA E ALLE REGOLE DELL’IGIENE AMBIENTALE.

SE L’UOMO DISTRUGGE LA NATURA, LA NATURA DISTRUGGE L’UOMO.