Parla di Uomini, alberi, pietre il primo libro di fotografie di Maurizio Albertini che presenteremo il 13 DICEMBRE 2018: che le immagini parlino e le parole evochino immagini, non è una novità, ma a volte è utile ricordarlo. In questo caso perché la scelta di oggetti e soggetti crea intrecci sorprendenti in cui il lavoro umano -sia la disposizione delle pietre di un muro a secco o la fatica e la tensione di un artista del circo- diventa arte, mentre la natura crea forme d’arte involontarie che solo “testa, occhio e cuore sulla stessa linea di mira” (oltre alla tecnica) riescono a cogliere in uno scatto felice. A guardare certe foto viene da pensare che sia fortunato, lo scatto, che Albertini si sia trovato nel posto giusto al momento giusto, invece dietro a tanto lavoro, della natura o dell’uomo o di entrambi insieme, c’è il lavoro del fotografo.
Le foto sono state scattate in ambienti riconoscibili per noi: Liguria, Provenza, Alpi Marittime e la sorpresa sta proprio qui: nello sguardo sul quotidiano che forse non saremmo capaci di riconoscere. Luoghi e persone comuni che diventano favolosi. Anche grazie all’apparente distanza tra il fotografo e il soggetto: le fotografie dell’artista meravigliano e coinvolgono chi riesce a lasciarsi trasportare dallo sguardo e dall’immaginazione.
“Penso che noi siamo soltanto i canali che possono o no permettere [all’]immagine di nascere e agire nel mondo: quanto più siamo liberi da ostruzioni interiori, tanto più togliamo i filtri che ci fanno vedere la realtà attraverso i nostri pregiudizi e preconcetti,” scrive Albertini e spiega: “Noi coloriamo il mondo attraverso i filtri dell’io e non lo vediamo oggettivamente, ma lo percepiamo soggettivamente, l’importante è saperlo sempre.
Scrivere con la luce, fotografare, è permettere a un’immagine, alla luce appunto, di manifestarsi. E fissare un’immagine è come una nascita, quindi un venire alla luce di qualcosa che prima era invisibile e nascosto e che noi cogliamo solo se siamo abbastanza ricettivi”.
Maurizio Albertini è nato a Milano e vive a Imperia da più di vent’anni, è psichiatra e, in campo fotografico, ha ottenuto due riconoscimenti importanti: Urban 2016 Photo Award a Trieste e quello di Commended photographer nell’Open section dei Sony World Photography Awards a Londra nel 2018.
Uomini alberi pietre tra Liguria, Provenza e Alpi Marittime (edizioni Colomò, 120 pagine, 25 euro) sarà presentato dalla libraia Nadia presso la Libreria Mondadori di Oneglia insieme all’autore e a Paul Thomas, alle ore 18 di giovedì 13 dicembre 2018.
Gli originali delle fotografie del libro saranno in mostra in via Amendola 51 a Oneglia, da venerdì 14 a domenica 16 dicembre, dalle ore 16,30 alle 19,30.